LICENZIAMENTO DISCIPLINARE: LA CONTESTAZIONE DEVE ESSERE DETTAGLIATA

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In tema di licenziamenti disciplinari l’esigenza di specificità della contestazione si uniforma al principio di correttezza vigente nei rapporti contrattuali ed obbedisce all’interesse dell’incolpato ad esercitare il suo diritto di difesa.
Questo quanto affermato dalla Corte di Cassazione con la Sentenza n. 10727 del 25 maggio 2015 la quale nel riprendere il principio già espresso dagli ermellini con la Sentenza n. 27842 del 30 dicembre 2009 chiarisce inoltre che affinché sia rispettata l’esigenza di specificità della contestazione è necessario che dal capo d’imputazione risulti con certezza non soltanto il fatto addebitato ma anche, quando si tratta della violazione di norme, una sua descrizione tanto precisa da risultarne chiara la sussumibilità sotto una regola determinata.

(Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, Sentenza n. 10727/2015 del 25 maggio 2015)

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